Per quanto sia oramai chiaro a tutti che lo sport è un accessorio fondamentale per la vita di ciascuno di noi, sarebbe, però, opportuno selezionare quello più indicato in base alle proprie velleità, peculiarità e necessità anatomo-fisiologiche. Come già, peraltro, anticipato nei precedenti articoli, numerosi sono i benefici indotti al corpo umano dallo sport: per gli anziani un training ben ponderato riduce le contratture muscolari, rimineralizza la matrice ossea in preda ad osteoporosi, tiene distante lo spettro artrosico, assicura maggiore elasticità articolare, aumenta la pervietà sanguigna e ringiovanisce il corpo tutto; negli adulti la pratica sportiva, oltre al classico miglioramento estetico, apporta considerevoli miglioramenti della funzionalità circolatoria e di pompa cardiaca, riduce il colesterolo “cattivo” (potenzialmente responsabile di gravi eventi ischemici spesso mortali) sanando gli equilibri lipidici e metabolici. In generale, dunque, moltissime patologie riducono la loro virulenza al cospetto di un salubre allenamento.
Per giovani e giovanissimi, invece, la questione inerente la scelta dello sport appropriato diviene più scottante: volendo innanzitutto estirpare perentoriamente la leggenda metropolitana per la quale la palestra blocchi la crescita staturale (poiché , al contrario, ogni attività fisica, se praticata coerentemente, comporta positive cascate ormonali), v’è, altresì, da valutare l’ampio coacervo di opzioni sportivo-ludico-motorie alla reale portata del bambino e dell’adolescente, e la sala attrezzi, in tal senso, mal collima con queste età, se non allorquando raggiunte determinate fasi della vita.
Il grafico parla chiaro: in esso vengono descritte alcune tra le numerose capacità motorie che vengono a svilupparsi negli anni di vita; in base a quanto illustrato, quindi, appare realmente inopportuno suggerire attività ginniche al chiuso, come la palestra. Il giovane corpo umano, sempre volto alla curiosa scoperta del mondo, comincia a “conoscere sé stesso” sin dalla tenera età ed è pertanto fondamentale consigliare sport all’aria aperta, attraverso i quali il giovanissimo possa coltivare, maturare ed accrescere tali abilità. Malgrado le femminucce sviluppino con leggero anticipo queste attitudini, vale, però, la pena sintetizzare le lievi differenze generazionali ponendo entrambi i sessi sul medesimo piano.
Dunque, stante le tabelle, si evince con estrema semplicità che gli sport praticabili in palestra (dal classico sollevamento pesi, al crossfit etc.), constano di schemi motori e capacità alquanto complesse, non ancora evolute nei giovani e giovanissimi e andrebbero perciò raccomandati in fasi della vita più consone e nelle quali l’organismo è “autorizzato” a sollevare carichi pesanti, e via via crescenti, fruendone il relativo beneficio estetico.
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