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Summer Training

Immagine del redattore: Davide Rizzi Personal TrainerDavide Rizzi Personal Trainer

Che sia al mare o in montagna, tra città d’arte o gelide mete al riparo dal torrido termometro estivo, le vacanze rimangono sempre il sacro graal di ogni persona. Per noi italiani, solitamente, tale periodo coincide con il mese di agosto, malgrado ultimamente, alcune categorie di lavoratori preferiscano fuggire dalla propria città in periodi differenti, come nei mesi di giugno, luglio e/o settembre.

Sta di fatto che, per ciascuna delle categorie summenzionate, la vacanza estiva rappresenta il vero momento di svago e ricarica, dopo un anno pieno di insidie professionali e stanchezze lavorative.

Per chi si allena, talvolta, l’estate costituisce un vero scoglio insormontabile: in tanti, difatti, terminano i propri training, per concedersi una pausa rifocillante, semmai all’ombra di una piacevole palma, o tra le coccole di un mare tiepido; in pochi, invece, continuano l’estenuante tabella ginnica, come se nulla fosse mai accaduto. Molto spesso, coloro che si assicurano un momento di stop fisico, trovano ragion di ciò nella difficoltà di frequentare i luoghi sportivi: spesso lontani dalla propria residenza temporanea o talvolta chiusi. Ecco, dunque, palesarsi l’amletico dubbio: in vacanza fa bene allenarsi?

A dire il vero, tale risposta non può, tuttavia, realmente esistere, giacchè si rischierebbe di entrare nei nebulosi perché della personale genetica umana, ai quali, tuttora, non si può dar un logico ragionamento. E’ però indubbio che, dinanzi a tale quesito, si scindono due categorie di pensiero sportivo che si vedono diametralmente contrapposte e che lasciano, al felice lettore di tale articolo, l’ampia libertà di scelta su come organizzare al meglio le proprie vacanze estive, correlate all’attività fisica.


Il fronte dinamico, ritiene che l’attività fisica non vada mai interrotta: d’estate, difatti, complice la calura ed i bei paesaggi che ci si concede come meta di vacanza, lo sport può ben coniugare risultati ed impegno. Inoltre il corpo non si “arrugginirebbe”, assicurandosi così al ritorno (usualmente nel mese di settembre) una continuità fisica degna.


In netta contrapposizione, invece, il fronte saggio e premuroso, che solitamente coincide con il pensiero fisio-ortopedico, e che riterrebbe che la pausa (proprio come parimenti accade durante un qualsiasi allenamento), sia parte fondamentale del training: va presa e rispettata! Dunque un breve momento di riposo, di cui spesso è complice il relax indotto dalla meta vacanziera stessa, sarebbe il giusto toccasana per chi ha sportivamente lavorato tutto l’anno. Il mondo medico, infatti, sottolinea l’enorme stress ossidativo ed articolare al quale è continuamente sottoposto e vessato l’intero organismo durante l'anno ginnico, e pertanto, da tale indubbia e giusta deduzione, ne trarrebbe il conseguente consiglio di interrompere l’attività fisica, a scopo puramente salutare, come “pit-stop” per il corpo umano, in attesa di ricominciare con i tempi più freddi….


E tu, cosa ne pensi?

Come disse l’autore di manzoniana memoria:”A voi l’ardua sentenza”….

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