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Sport ai Giovani

Immagine del redattore: Davide Rizzi Personal TrainerDavide Rizzi Personal Trainer

Sempre più frequentemente si assiste al fenomeno “Fitness”,ovvero alla completa radicazione di uno sport nella famiglia italiana e mondiale,che viene regolarmente praticato almeno da un elemento componente di tale nucleo. Ciò è dovuto ad un’estenuante imitazione che il mondo occidentale attua verso “l’American Style”(che diviene, come sempre, fucina di idee e fautrice di wellness),nonché, in parte, anche da un continuo bombardamento mediatico che, suggerendo stili di vita salubri (talvolta eccedendo e sforando nell’esasperazione,però),quasi impone l’obbligo di rimettersi in forma a tutti i costi e con qualsiasi mezzo.

Per quanto su tale argomento si potrebbe discutere a iosa, circa le continue pressioni social,troppo spesso nocive e fuorvianti, v’è tuttavia da ammettere che codeste emulazioni hanno messo in moto un intero popolo che, da patria di chef, poeti e pittori, si è riscoperto eccellentemente sportivo.

Nondimeno nei giovani, tale episodio si è abbondantemente esteso a tutti i livelli, finanche ai giovanissimi. L’errore però grossolano, sovente in malafede, è quello di aver reso accessibile la palestra (e la strenua attività di cui essa consta) ai ragazzi, equiparandoli totalmente – e gravemente – agli adulti! Per inteso, non si fa di certo capo ai bambini, che hanno necessità di acquisire tutte le abilità motorie che sono fisiologicamente appena abbozzate; bensì il riferimento è volto esclusivamente agli adolescenti in età puberale (momento particolarmente delicato dal punto di vista sia motorio, che morfologico e psicologico) che, proprio per emulare i loro beniamini,si cimentano in percorsi ginnici altamente controindicati. Il motivo di tale inadeguatezza è da ricercarsi nella somministrazione impropria di esercizi dai carichi troppo aggressivi e brutali, oppure in iscrizioni alquanto “premature” (rispetto all’età) nelle sale attrezzi.

A dire il vero in questa età, sebbene si siano già sviluppate appieno le capacità praxiche (da praxià – realizzazione di movimenti pensati e finalizzati), il pubere necessita comunque di continui stimoli e sussidi, atti al progressivo apprendimento di sviluppo e perfezionamento delle capacità motorie. Massima apertura articolare, attività sportive di gruppo, educazione sportiva ed attività all’aria aperta: queste dovrebbero essere le regole da comminare ai giovani! Si ricordi inoltre che la forza, intesa come abilità di spingere un corpo pesante (espressamente tipica delle attività culturistiche), compare nell’organismo soltanto dai 17 anni nei maschi e poco prima nelle donne! Pertanto, prima di quella età è altamente sconsigliato l’accesso ai pesi e si diffidano i gestori di palestre disonesti che, per accaparrarsi il cliente (e dunque soldi), dimenticano capziosamente tale norma!

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